Un 4 novembre oltre la retorica militarista


Basta con la retorica militarista. Il 4 novembre sia giornata in ricordo delle vittime della grande guerra. Il consigliere regionale Medusei, non nuovo a certe uscite, continua con la sua retorica militarista, è quanto dichiara in una nota Jacopo Ricciardi, segretario regionale di Rifondazione Comunista.

Il 4 novembre viene celebrato come la giornata dell’Unità Nazionale e delle Forze Armate. La Prima guerra mondiale non fu una guerra eroica, ma una carneficina, in cui milioni di contadini, operai e studenti furono sacrificati agli interessi dei potenti e dei confini da ridisegnare all’interno dell’Europa, aggiunge il segretario regionale di Rifondazione Comunista. Ricordiamo che in quella guerra morirono oltre 650.000 italiani e più di 10 milioni di persone in Europa, vittime della fame, del freddo, dei gas e della follia bellica.

Il 4 novembre non dovremmo celebrare la vittoria, ma ricordare il dolore subito poco più di cento anni fa.
Non dovremmo ricordare quei soldati esaltando le armi, ma onorando la vita spezzata di chi, da una parte e dall’altra del fronte e senza nemmeno sapere perché, fu costretto a uccidere per non morire.

E’ attraverso l’impegno quotidiano e la vigilanza di tutti i cittadini per il mantenimento della pace, della giustizia e della dignità umana che possiamo “rendere onore” a quei morti, affinché in futuro non ci siano più 4 novembre da celebrare, ma soltanto da ricordare, conclude Ricciardi.

RED.

Genova, 28 ottobre 2025

Potrebbero interessarti anche...