Con le lavoratrici e i lavoratori delle farmacie private in lotta
Domani, giovedì 6 novembre, le lavoratrici e i lavoratori delle farmacie private di tutta Italia e della Liguria sciopereranno per l’intero turno di lavoro. Lo sciopero nazionale, indetto da Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs, coinvolge oltre 60.000 dipendenti contro l’atteggiamento di Federfarma, che da mesi nega il rinnovo del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro, scaduto il 31 agosto 2024.
Dopo il fallimento della conciliazione del 20 ottobre, Federfarma continua a rifiutare aumenti salariali adeguati al costo della vita e miglioramenti normativi che restituiscano dignità a chi ogni giorno garantisce un servizio essenziale. Un comportamento inaccettabile, che scarica la crisi e l’aumento dei prezzi sulle spalle di chi lavora.
Le farmacie private sono un presidio sanitario e sociale fondamentale, ma chi vi opera è sempre più sfruttato e sottopagato. Farmaciste, farmacisti e collaboratori meritano salari dignitosi, migliori condizioni di lavoro e un riconoscimento professionale e sociale.
Il Partito della Rifondazione Comunista esprime piena solidarietà e sostegno alla mobilitazione e invita Federfarma a riaprire subito il tavolo di trattativa per un rinnovo contrattuale che riconosca il valore reale del lavoro.
Rifondazione ricorda anche l’importanza delle farmacie comunali e la necessità del loro potenziamento, soprattutto nei territori interni e meno abitati, in sinergia con le farmacie ospedaliere per garantire servizi sanitari diffusi e accessibili.
Domani saremo al presidio in Largo Lanfranco a Genova, al fianco delle lavoratrici e dei lavoratori in sciopero, perché la lotta per un contratto giusto è la lotta di tutte e tutti.
Solo l’unità e la mobilitazione collettiva possono restituire forza e dignità al lavoro!
PARTITO DELLA RIFONDAZIONE COMUNISTA
COMITATO REGIONALE LIGURE
Genova, 5 novembre 2025







